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di diverso sesso e di stato libero, cioè non legati da un precedente matrimonio civile o religioso con effetti civili;
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non legate tra loro da vincoli di parentela, di affinità, di adozione e affiliazione nei gradi stabiliti dal codice civile (salvo autorizzazione del giudice tutelare);
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maggiorenni o che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età se muniti di autorizzazione del Tribunale dei Minorenni;
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cittadini stranieri in possesso del “nulla osta” o "certificato di capacità matrimoniale" del proprio Stato.
La richiesta deve essere fatta esclusivamente presso l´ufficio di stato civile, scegliendo giorno, orario e sala per la celebrazione del matrimonio civile:
- presso la sala consiliare nel palazzo comunale ovvero presso la sala San Felice, immobile di proprietà comunale, alla piazza San Felice n.9 ;
- presso la sala Anna, nella struttura privata ricettiva Hotel Riva del Sole, sulla ex strada statale 16, km 787+225, s.n.;
- presso la sala Gonzaga, nella struttura privata ricettiva Hotel San Martin, alla via Spirito Santo n.42;
- presso la sala biblioteca, nella struttura privata espositiva Stazione di vedetta sul Mediterraneo, alla via Marco Polo n.11;
- presso la sala degli ulivi, nella struttura privata ricettiva Corte Meraviglia, sulla strada provinciale n. 107, s.n.;
- presso la sala Marcantonio, nella struttura privata ricettiva Hotel La Fayette, sulla ex strada statale 16, km 781+400, s.n.;
- presso la sala della Musica, nella struttura privata ricettiva Regia domus borgo Sette Torri, in c.da Sette Torri.
L´Amministrazione comunale ha determinato i costi per la celebrazione di matrimoni e unioni civili, segnatamente per quella in separati uffici di stato civile, come di seguito:
Durante l´orario di apertura degli uffici* | Fuori dall´orario di apertura degli uffici* | |
sala Consiliare | 100,00€ | 250,00€ |
sala San Felice | 100,00€ | 250,00€ |
separati uffici di stato civile | 200,00€ | 450,00€ |
*dal lunedì al venerdì, dalle ore 09.00 alle ore 13.00, ed il martedì ed il giovedì, dalle ore 16.00 alle ore 18.00 | ||
**dal lunedì al venerdì, dalle ore 09.00 alle ore 13.00, ed il martedì ed il giovedì, dalle ore 16.00 alle ore 18.00 |
Con Regolamento per la celebrazione dei matrimoni civili e per la costituzione di unioni civile (approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 276 del 07.12.2023) è stabilito che l’Ufficiale di Stato Civile possa officiare le celebrazioni unicamente negli orari e nelle giornate indicate riportate all’art. 5 e di seguito:
“I matrimoni e le unioni possono essere celebrati nella Casa comunale e negli uffici separati di stato civile:
- durante l’orario di apertura degli uffici, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, ed il martedì ed il giovedì, dalle ore 16.00 alle ore 18.00;
- fuori dell’orario di apertura degli uffici, dal lunedì al venerdì, dalle ore 16.00 alle ore 18.00, e il sabato, dalle ore 9.00 alle ore 13.00.
Le celebrazioni non vengono effettuate nelle seguenti giornate:
- tutte le domeniche
- 1 e 6 gennaio;
- lunedì dell’Angelo;
- 25 aprile;
- 1 maggio;
- 2 giugno;
- sabato, domenica e lunedì della festa patronale;
- 15 agosto;
- 1 novembre;
- 8, 24, 25, 26 e 31 dicembre.”
Chi intende sposarsi con il rito religioso deve essere in in possesso della richiesta del Ministro di culto e deve effettuare la procedura per le pubblicazioni indicando data e luogo già concordati con il Ministro di culto.
La procedura amministrativa prevista per le pubblicazioni per i riti religiosi e riti civili e per la celebrazione del matrimonio civile ha un termine ultimo di durata di trenta giorni.
- Copia fronte-retro di un documento d´identità valido degli sposi, dei testimoni e dell´eventuale interprete;
- Modulo richiesta pubblicazioni (per matrimonio di rito cattolico, altro culto, civile), ovvero modulo che attesti l´avvenuta pubblicazione presso altro comune o consolato;
- Richiesta del Parroco di Giovinazzo o del Ministro di culto ammesso nello Stato per i soli matrimoni da celebrarsi in forma religiosa;
- Nulla osta o certificato di capacità matrimoniale rilasciato dal Consolato o Ambasciata estera in Italia per i cittadini stranieri. Il nulla osta deve essere legalizzato o presso la Prefettura dove ha sede l´Autorità diplomatica o presso la Prefettura di Bari, sempre che non si tratti di Paese esente da legalizzazione. In mancanza del nulla-osta, o di certificato di capacità matrimoniale, occorre una sentenza del Tribunale Italiano. Le donne straniere che intendono contrarre matrimonio che non sia il primo, devono provare, con specifica indicazione sul nulla osta o con sentenza giudiziaria di divorzio, che il precedente vincolo matrimonio è stato sciolto da almeno 300 giorni (art. 89 codice civile);
- Modulo giuramento interprete (per sposi che non comprendono la lingua italiana o muti/sordomuti);
- Autorizzazione del tribunale per i minorenni tra i 16 e i 18 anni di età;
- Autorizzazione del Tribunale per gli sposi legati da vincoli di parentela e affinità;
- Autorizzazione del giudice per le donne che hanno sciolto il vincolo di matrimonio precedente da meno di 300 giorni;
- Decreto del tribunale in caso di concessione della riduzione dei termini delle pubblicazioni o di dispensa
- Una marca da bollo di euro 16,00 se entrambi gli sposi sono residenti a Giovinazzo;
- Due marche da bollo di euro 16,00 se uno degli sposi non è residente a Giovinazzo (una marca da bollo è necessaria per la pubblicazione anche presso l´altro comune di residenza).
L´ufficio di stato civile procede alla verifica dei requisiti e comunica alle parti la conferma o il rigetto delle pubblicazioni e dell´appuntamento per la celebrazione civile.
I certificati occorrenti per le pubblicazioni hanno una validità di 6 mesi.
- Cittadini italiani non residenti a Giovinazzo che intendono celebrare il matrimonio con rito civile a Giovinazzo
E´ necessario aver richiesto le pubblicazioni nel proprio Comune di residenza prima di prenotare l´appuntamento. L´ufficio procederà previo acquisizione della delega presso il comune di residenza. - Cittadini stranieri occasionalmente in Italia
I richiedenti devono presentare richiesta di celebrazione; essi sono esentati dalle pubblicazioni ma devono essere in possesso del Nulla Osta/Capacità Matrimoniale del loro paese di cittadinanza. Nel caso in cui nel “nulla osta” o nel "certificato di capacità matrimoniale" non risulti la data di un eventuale precedente divorzio, la paternità o la maternità, potranno essere necessari certificati integrativi.
- Cittadini residenti a Giovinazzo che intendono sposarsi in un altro comune italiano
E´ necessario fare la richiesta di pubblicazione con apposita istanza, anche al fine di ottenere dal Comune di Giovinazzo la delega per il Sindaco del Comune scelto per la celebrazione.
- Cittadini che intendono celebrare il matrimonio all´estero
Coloro che intendono celebrare all´estero il matrimonio, davanti alle autorità locali, devono verificare se gli uffici stranieri richiedono documentazione italiana e in particolare la c.d. “Capacità Matrimoniale”. Per ottenere la certificazione di “Capacità Matrimoniale” è necessario ottenenrla dall´uffcio di stato civile di Giovinazzo. - In caso di infermità o impedimento a recarsi in Municipio, comprovato da certificato medico, la celebrazione del matrimonio sarà effettuata presso l´abitazione o l´ospedale.
Al momento della celebrazione del matrimonio i futuri coniugi devono scegliere il regime patrimoniale per la definizione della titolarità dei beni che saranno acquisiti durante la vita coniugale. Il regime che per legge si instaura con la celebrazione di matrimonio è quello della comunione dei beni previsto dagli art. 177 e successive modifiche del codice civile.
La coppia può però, al momento del matrimonio, scegliere un regime patrimoniale diverso quale:
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il regime della separazione dei beni;
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il regime patrimoniale secondo la legge dello stato di appartenenza (se stranieri) o del luogo estero di residenza, come disposto dall’art. 30 della legge n.218 del 1995.
I coniugi possono scegliere in ogni momento di cambiare il regime patrimoniale instaurato con la celebrazione del matrimonio e per farlo devono rivolgersi ad un notaio che provvederà tramite un atto pubblico. Lo stesso notaio deve curare la comunicazione all’ufficio dello stato civile del nuovo regime scelto, per l’annotazione sull’atto originale di matrimonio.
Chi sceglie il regime della comunione legale al momento della celebrazione non deve rilasciare alcuna dichiarazione in quanto il silenzio per la legge 19.05.75 n.151 fa instaurare automaticamente il regime patrimoniale della comunione. Coloro che desiderano instaurare un regime patrimoniale diverso devono farne espressa dichiarazione durante la celebrazione, dinnanzi al celebrante, sia che si tratti di rito dinnanzi alle autorità civili che di rito religioso dinnanzi al sacerdote. La dichiarazione relativa al regime patrimoniale diverso dalla comunione legale deve essere inserita dal celebrante nell’atto di matrimonio, mentre la comunione legale opera senza essere annotata. Per i matrimoni civili, l’ufficiale di stato civile chiede che i nubendi anticipino per iscritto il regime che intendono dichiarare il giorno del matrimonio, al momento delle pubblicazioni. Questa anticipazione serve per evitare errori ai coniugi e al celebrante il giorno della celebrazione e permette all’ufficio di stato civile di predisporre gli atti nel modo corretto, ma non è vincolante per gli sposi.