Il Quadro delle conoscenze di Giovinazzo

Il territorio di Giovinazzo si estende a nord della Città Metropolitana di Bari con un andamento prevalentemente pianeggiante sulla fascia costiera ma con continua pendenza in ascesa dal mare verso le zone interne, ovvero con pendii che orograficamente si congiungono a quelli dell'entroterra Murgiano. Le origini di Giovinazzo conducono ad alcuni rinvenimenti causali che confermerebbero insediamenti protostorici, mentre la presenza di un nucleo di persone stabilito nei pressi dell’attuale abitato viene testimoniata dal rinvenimento di un Dolmen di età compresa tra XV-XII sec. a.C. Tra il VI e il IV sec. a. C. Giovinazzo, fu invasa da coloni greci che cercavano lavoro e benessere determinando scambi di idee, esperienze, migliorando i sistemi di coltivazione della terra e l’architettura. L’età del Cristianesimo viene segnata nell’anno 52 d. C. durante il passaggio del viaggio dell’apostolo Pietro dalla Palestina per giungere fino a Roma passando per il territorio giovinazzese. Durante l’anno 105 d. C. l’imperatore di Roma Traiano fa costruire le mura a difesa della città, come mezzo di difesa da attacchi barbarici e persecuzione contro i cristiani. La città moderna di Giovinazzo trae le sue origini in età Romana, dopo lo scorporo da Canosa, quando un gruppo di famiglie si ricompose “in finibus Nitii”, fondando Natiolum di piccole dimensioni, già documentata nelle tavole Peutingeriane. Nel corso dei secoli la città ha sempre dimostrato la sua fede cristiana tanto da elevarsi a Diocesi nell’anno 530 per poi denominarsi con il nome di Juvenatium. Nell’anno 1180 viene ultimata la costruzione dell’attuale Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta in Cielo, per poi essere venerata dall’icona bizantina della Madonna di Corsignano portata a Giovinazzo da un crociato francese Geretèo durante il suo viaggio di ritorno dalla Terra Santa. Nel 1505 un epidemia di peste colpisce la città di Giovinazzo provocando numerose vittime.