In questi mesi ricorre frequente l’interrogativo sul futuro che coinvolge studenti, genitori, docenti. Scelte scolastiche, scelte universitarie, orientamento al lavoro: il domani appare nebuloso e ciascuno cerca di interpretare al meglio le proprie attitudini ed inclinazioni per compiere la scelta migliore, spesso un percorso dettato dal raziocinio e spesso un’avventura dettata dalle “ragioni del cuore”.
Le scelte della scuola superiore, del percorso universitario o di immissione nel mondo del lavoro sono momenti e crocevia importanti della nostra vita. Gli studenti della redazione di Koiné hanno deliberato a grande maggioranza di affrontare il tema in questo numero: desiderano scrivere delle loro aspettative, dell’idea di fiducia che è legata alla scuola, dell’idea di incertezza che è legata al futuro. Personalmente mi auguro che ogni nostro studente sia animato da sana curiosità: solo così il domani può apparire invitante e pregno di un fascino misterioso.
Recentemente la filosofa statunitense Martha Nussbaum ha raccolto in un libro i suoi saggi ed i suoi interventi (Non per profitto, Carocci) a favore della cultura umanistica nelle scuole e nelle università: non perché le “materie dure” (scientifiche) non siano altrettanto importanti, ma quantomeno per bilanciare un certo luogo comune sulla formazione improntata all’applicazione immediata di una competenza, di un “saper fare”.
L’accademica ha dimostrato come sono stati proprio gli Istituti Superiori Tecnici Indiani (lì dove l’economia viaggia con indici altissimi) a reintrodurre un numero maggiore di ore di cultura umanistica nei percorsi dei propri studenti: si stava perdendo la creatività, l’arte di connettere proposte e soluzioni innovative a problemi quotidiani, ma soprattutto la scuola non formava più buoni cittadini. Per me è stata una lettura altamente significativa: recuperiamo la fiducia nel futuro solo se persistiamo nel credere che la scuola abbia un ruolo centrale nella formazione a tutto tondo dei cittadini di domani così che questi possano essere soggetti in grado di cambiare e migliorare la società piuttosto che conformarsi in essa e lasciarsi plasmare da ruoli predefiniti da ricoprire. Auguro a tutti di poter scrutare il proprio futuro senza minimizzare o ridurre le proprie profonde aspirazioni. Buona lettura!
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